Teatro

'Il cane, la notte, il coltello' al Piccolo Teatro Studio, a Milano

'Il cane, la notte, il coltello' al Piccolo Teatro Studio, a Milano

Il Piccolo Teatro Studio del Piccolo Teatro di Milano, il 26 e 27 giugno prossimi, alle ore 20:30, ospita, fuori cartellone, la pièce "Il cane, la notte, il coltello", un interessante spettacolo realizzato dagli allievi della Scuola Civica "Paolo Grassi", nato da una collaborazione con l'Accademia di Brera e il Residenz Theatre di Monaco. E da un concorso.

Chi è appassionato di drammaturgia tedesca, già ha riconosciuto nel titolo della pièce l’opera teatrale di Marius Von Mayemburg risalente al 2008. Per chi, ancora non sapesse chi sia questo valevole giovane (classe 1972) autore tedesco, ve lo presento tramite le parole di Rocco Manfredi (attore-autore con esperienze che vanno dal Teatro Europa di Parma e Mirandola Teatro, fino al clown di Teatro Necessario con una puntatina, come autore, al Festival della Creatività di Roma che ha vinto con il corto “Gangbank”; diplomando alla Scuola "Paolo Grassi" nel corso per "Autori", è il dramaturg di “Il cane, la notte, il coltello”): << Di lui si sa pochissimo, in realta, in Italia. In Germania è il drammaturgo stabile della Schaubuhne, insieme a Thomas Ostermeier [...] E' il direttore artistico insieme a lui della Schaubuhne. Fa un sacco di spettacoli. Tra l'altro ne debutta uno tra poco [...] E' un nomone, solo che in Italia non si conosce. >>
Aggiungerei solamente che il drammaturgo Marius Von Mayenburg è vincitore del premio Kleist per la nuova drammaturgia tedesca e del premio Fondazione degli autori di Francoforte.

Gli studenti della "Paolo Grassi" sono arrivati a Von Mayemburg attraverso un concorso nato all’interno del progetto “Finestra sulla drammaturgia tedesca”, ideato dalla Scuola Paolo Grassi di Milano in collaborazione con il Residenz Theatre di Monaco e l’Accademia di Belle Arti di Brera. Questo è il ricordo di Rocco Manfredi: << Quattro gruppi composti da un drammaturgo, un regista, due scenografi dell'Accademia di Brera e delle organizzatrici hanno fatto un'ipotesi di regia e ne hanno presentato 20 minuti (più o meno) / mezz'ora. E da questi hanno scelto il nostro [...] lo hanno prodotto e ci hanno assicurato la replica di Modena Vie, quella del Piccolo e poi ci hanno lasciato lo spettacolo. Quindi noi abbiamo questo spettacolo in mano che, dopo queste due repliche [quelle al Piccolo Teatro Studio, ndr], porteremo a Milano, a Reggio Emilia, a Parma, a Brescia e a Monaco. >>

La giuria che li ha votati era composta oltre che dallo stesso Marius von Mayembrug, anche da giornalisti e da alcune tra le personalità più importanti del teatro italiano, come Sergio Escobar del Piccolo Teatro, Pietro Valenti di ERT, e rappresentanti del Centro Teatrale Mamimò di Reggio Emilia e del Residenz Theatre di Monaco.

Il cane, la notte, il coltello”, che ha debuttato il 30 e 31 maggio scorso al Teatro Herberia di Rubiera (RE) in occasione di Vie Festival, racconta la storia di uno smarrimento fisico e metaforico all’interno del quale il protagonista si confronta con personaggi a tratti umani e a tratti bestiali, in un paesaggio arido e sinistro. Questo smarrimento rappresenta il viaggio dell’Eroe attraverso un mondo altro in cui dovrà superare difficili prove, affrontare le sue paure e le paure della società da cui proviene. Un po’ come nelle fiabe.
La pièce racconta la storia di M (questo è il nome del protagonista) che, in una calda notte di agosto si perde e si ritrova in un vicolo cieco. La città è deserta. In giro c’è solo un uomo con un guinzaglio a brandelli in mano in cerca del suo cane. M viene accoltellato. Non troverà riparo né alla polizia, né all’ospedale, dove invece, uomini e donne, caratterizzati da una sorprendente somiglianza, cercheranno continuamente di ucciderlo per soddisfare una “fame” che non può essere placata. Tutti bramano per la sua carne. Solo grazie all’aiuto di una strana ragazza conosciuta per caso, M riuscirà a sopravvivere. Dopo la lunga notte si ritroverà di fronte ad una decisione importante: il pericoloso amore per uno zombie o la caccia solitaria con il Cane.
Rocco Manfredi racconta che, d’accordo con il regista Manuel Renga (talentuoso regista diplomando della "Paolo Grassi", ma già con varie esperienze di attore, regista e direttore artistico), il suo lavoro è stato quello di << trovare una chiave di lettura >> del testo e, in particolare, ha << costruito una “scatola” che possa parlare delle paure, delle fobie. La cosa principale che ho fatto è stata quella di individuare dentro questo testo degli archetipi. […] secondo me, tutti i personaggi, tutte le situazioni, tutto quello che succede sono archetipi di qualcosa di molto più grosso e quindi tutto il mio lavoro è stato fornire a Manuel, al regista, le immagini necessarie per fare il dramma. >>
Quindi: il punto del lavoro è stato lavorare sugli archetipi e sulle paure in modo da costruire una sovrastruttura da mettere al testo di von Mayembrug. Per esempio, per il personaggio del poliziotto riferisce di aver riletto molti racconti e fiabe per vedere che tipo di immagine prevalente ne veniva fuori e, quindi, nel loro riadattamento, a livello immaginifico, il poliziotto è diventato il guardiano del varco.

I personaggi non hanno un nome e, oltre a M (interpretato da Valentino Mannias) e al poliziotto, ci sono l'uomo del cane, il paziente, il medico ed il cane (tutti interpretati da Daniele Pitari) e la sorella minore, la sorella maggiore, l'avvocato, l'infermiera ed il delinquente (tutti interpretati da Veronica Franzosi). Tutti gli attori sono diplomandi alla Scuola Civica "Paolo Grassi".

Scene e costumi sono di Linda Riccardi e Angela Spallanzani, allieve diplomande in Costume presso l'Accademia di Belle Arti di Brera.

L’illustratrice Elina Primerano, unica estranea al mondo studentesco da cui proviene il gruppo di lavoro, ha affiancato il team nella fase ideativa ed ha realizzato la locandina e delle tavole de "Il cane la notte ed il coltello" che, insieme ai bozzetti e alle maquette, saranno esposte nel foyer del Piccolo Teatro Studio.

L'ingresso libero, ma con prenotazione obbligatoria.
Per informazioni e prenotazioni: r.paparella@fondazionemilano.eu, oppure comunicazione@piccoloteatromilano.it, oppure tel. 02.72333313-301